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02 febbraio 2008

Comunicazioni istituzionali a Castel Mella....

Dai dati pubblicati negli ultimi mesi da varie fonti, si stima che il numero di persone online in Italia si possa collocare (secondo diversi criteri di frequenza d'uso) fra i 14 e i 18 milioni. Con una tendenza a crescere che, da parecchi anni, e in particolare dal 1998, è continua nel tempo. Nell'Italia del quotidiano tra immondizia, crisi economica e aumenti dei prezzi, parlare di internet, di nuove tecnologie sembra una stonatura.
Vi è un'Italia a due velocità, in trasformazione rapida sul web e in declino o almeno statica nel resto. Pensiamo che soltanto in questi giorni è all'esame in Parlamento la disposizione che abolisce l'uso della macchina da scrivere per l'esame di stato dei giornalisti introducendo l'uso del personal computer. La rete può essere sfruttata per creare delle soluzioni nuove al degrado istituzionale e sociale? Possono le istituzioni avvalersi della tecnologia della rete per attuare una politica del fare e accorciare la distanza con gli elettori? Può il singolo cittadino grazie alla rete limitare le conseguenze del degrado sociale ed economico? Proprio le nuove tecnologie e con esse l'utilizzo di internet, sono stati in questi anni il volano che ha modificato anche l'approccio dell'utente al consumo. Gli atteggiamenti dei consumatori si sono trasformati rispetto al passato: mentre prima si comprava per rispondere a esigenze di identificazione in una determinata classe sociale, o per motivi legati alla mera sussistenza, oggi ci troviamo di fronte ad un nuovo consumatore, più critico, e orientato verso consumi high cost e low cost.Oltre alla sempre maggiore "digeribilità" della rete, gli aumenti dei prezzi (specie dei beni di prima necessità) sono stati quindi sempre più una spinta ulteriore per il cittadino a sperimentare nuove e più convenienti possibilità di acquisto e di scambio in rete.In quest'ottica la rete sembra offrire per la prima volta un mercato sostanzialmente globale nel tempo e nello spazio, in cui non ci sono vincoli di distribuzione e che sta rappresentando un potente motore per i consumi. Il web è ormai diventato un luogo in cui il "consum@tore" ha la possibilità di confrontare le offerte commerciali dei vari competitor e la possibilità, tramite i forum, di conoscere le esperienze di acquisto degli altri, infatti, nell'"economia dell'abbondanza" conta la fiducia, e in rete - soprattutto i più giovani - si fidano più del parere dei loro coetanei che dei grandi media, tradizionali agenzie del consenso.Classico il caso delle piattaforme commerciali presenti sulla rete.Come tutti sanno Ebay riproduce virtualmente i meccanismi di una vera e propria asta, consentendo a qualsiasi individuo di realizzare una proposta di vendita inserendo il proprio annuncio, gli utenti valutano il prodotto e fanno un'offerta, la migliore delle quali vince aggiudicandosi il prodotto. Forse non tutti sanno però, che ogni acquirente a transazione finita lascia un feedback sul comportamento che ha avuto il venditore. Tali commenti se positivi consentono di acquisire dei crediti che migliorano la reputazione del venditore rendendogli più facili le transazioni future. Il successo di molti venditori ha trasformato un occasionale inserimento di annunci di prodotti, solitamente elettronici e da collezione, in una vera e propria forma di lavoro, perciò sono nati su ebay tanti negozi virtuali.Anche le Istituzioni stanno cercando di adeguarsi all'informatizzazione della vita sociale, culturale ed economica, con alterni risultati al momento.Se prendiamo ad esempio la pubblica amministrazione notiamo come si sia intervenuto anche qui sullo sviluppo dell'amministrazione elettronica e la buona gestione dei servizi d'interesse economico generale, collegati ad un potenziamento dei finanziamenti privati, possono portare ad una migliore cooperazione fra gli operatori pubblici e privati nell'interesse degli utenti e dei prestatori di tali servizi. Ecco che con l'ultima Finanziaria, recentemente approvata, le PA saranno tenute a utilizzare i servizi Voce tramite protocollo internet (Voip) che dovrebbe permettere un risparmio maggiore permettendo di ottimizzare e razionalizzare i flussi comunicativi, velocizzando lo scambio di informazioni complesse.Il sistema può essere inoltre utilizzato anche per le videotelefonate e scambiare documenti. Sempre nello stesso provvedimento vi è anche la disposizione che obbliga alla fatturazione telematica verso tutte le PA.
Il nostro auspicio è quello che anche il Comune di Castel Mella possa presto migliorare il proprio sito internet, che rispetto ad altre amministrazioni pubbliche risulta poco efficace e povero di contenuti.
Lo sviluppo di internet ha inoltre mutato il mercato dei contenuti dapprima appannaggio della tv classica che è approdato anche sulla rete. E' sempre infatti più in crescita la diffusione della Iptv, la tv via internet e della modalità che si basa sul concetto di video 'streaming' cioè sulla trasmissione di programmi televisivi con modalità 'unicast' non solo da parte di stazioni (Web) emittenti, ma anche da parte dei 'peers', e cioè dei partecipanti alla comunità p2p. Sempre più cittadini acquistano via internet prodotti, servizi e contenuti creativi. Proprio di questi giorni è anche la fine della classifica musicale dei CD singoli. La classifica dei più venduti si baserà sulle canzoni scaricate via internet e cellulare. L'utente sarà sempre più orientato a consumare brani dalle piattaforme digitali, in forma liquida, a vedere concerti on demand (su richiesta) indipendentemente dal luogo in cui si trova.Un segno di ulteriore cambiamento dei consumi.

A tal proposito ci sono i pannelli luminosi che il comune ha posto in alcune vie di maggior transito, ma che spesso riportano purtroppo lo stesso avviso per mesi, salvo essere spenti. Mi auguro che questo strumento di comunicazione possa essere migliorato e permettere una più facile veicolazione alla cittadinanza di informazioni.

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo un po' di "visual comunication" a Castel Mella sarebbe utile.

Anonimo ha detto...

In altri comuni, ad esempio sul lago di Garda, i pannelli quotidianamente sono aggiornati con notizie utili per la cittadinanza.

Anonimo ha detto...

A Roncadelle i pannelli hanno anche più di una info, e sono già un paio di anni che funzionano correttamente.

Anonimo ha detto...

Bello strumento il blog, ma è sempre bello potervi incontrare faccia a faccia.

Anonimo ha detto...

Di sicuro i cartelloni scritti a mano allo stop dell'Ariete non sono il massimo.

Anonimo ha detto...

Il sito del Comune avrebbe bisogno di un restayling, sia grafico che contenutistico.

Anonimo ha detto...

Il commento che mi sento di dare è che la comunicazione del nostro comune è inversamente proporzionale all'incremento demografico.

Anonimo ha detto...

E' cambioato il sindaco, ma il sito del comune è rimasto uguale.
Direi che rispecchia lo stile comunicativo di Aliprandi:povero e poco efficace.

Anonimo ha detto...

tutti noi abbiamo visto come è bello il nostro nuovo municipio, ma nessuno si è chiesto se è stato fatto uno studio, come prevede la legge, riguardo il dispendio energetico.
con un soffitto così alto il dispendio di calore per il riscaldamento nel periodo invernale, e per il raffrescamento dell'intera struttura nel periodo estivo al metro cubo sarà elevatissimo.
perchè sul nuovo municipio non sono stati installati pannelli solari in grado di contenere o addirittura azzerare i costi?
io ho assistito a qualche sedute del consiglio comunale e tra le file della maggioranza qualche consiliere è a favore di fonti rinnovabili di energia, perchè non ha fatto pressioni per l'installazione di pannelli solari sul nostro comune?

gazie per lo spazio

Anonimo ha detto...

Il cartellone per le borse di studio in fondo a Viale dei Caduti, sembrava scritto dai bambini dell'asilo.

Anonimo ha detto...

Ho visto che nel suo articolo non ha citato il giornale Qui CastelMella,dove la comunicazione è esclusiva dell'amministrazione.

Anonimo ha detto...

Abito da poco in paese, ma cos'è Qui Castelmella ?

Anonimo ha detto...

Qui Castelmella è il giornale edito dall'Amministrazione Comunale (= con i soldi di tutti i cittadini) per auto-celebrarsi...

Anonimo ha detto...

E' l'edizione castelmellese di "La Padania"...

Anonimo ha detto...

Nella prossima primavera, avrà modo di trovarlo nella cassetta della posta,trattasi del giornaletto dell'Amministrazione comunale, che non da spazio all'opposizione, nemmenon con mezza pagina.

Anonimo ha detto...

Contrariamente a quanto avviene in molti altri comuni, vedasi Ospitaletto (maggioranza di centro destra), nel nostro paese, sul giornale dell'Amministrazione comunale non sono garantire le pari Opportunità.

Anonimo ha detto...

A Roncadelle per esempio fuori dal comune vi sono le bacheche dove ogni soggetto politico può inserire il suo materiale informativo.

Anonimo ha detto...

Pensavo che il giornalino fosse fatto in proprio dall'amministrazione, avevo visto un giornaletto rosso della vostra lista civica, qual'è la differenza?

Anonimo ha detto...

Vorrei avere una delucidazione in merito al primo post, cosa è la visual comunication?

Anonimo ha detto...

L'importante è la sostanza, ma anche la forma talvolta non fa male.
Ma il Comune non ha un'addetto alla comunicazione?

Anonimo ha detto...

Rispondo a chi ha scritto il 7 febbraio,ore 16:23 - Questo genere di avvisi, esteticamente non sono il massimo, ma sono efficaci ed a costo zero.

Anonimo ha detto...

Alcune voci non le chiamerei spesa, ma bensi servizio ai cittadini.

Anonimo ha detto...

Il tema della comunicazione istituzionale per il Mezzogiorno in Europa, oltre ad essere di grande attualita', rappresenta una delle possibili chiavi di lettura per stimolare un'azione seriamente capace di riavvicinare l'opinione pubblica diffusa e la cittadinanza alle attivita' delle istituzioni." E' quanto afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente della fondazione 'Mezzogiorno-Europa' Andrea Geremicca, in occasione del convegno "Una nuova comunicazione istituzionale per il Mezzogiorno in Europa", che iniziera' a Napoli domani.

Credo che questo aspetto nel nostro comune sia poco curato.

Anonimo ha detto...

Sono uno studente di comunicazione,concordo con te Ricca sul fatto che il nostro comune comunichi poco e male.

Anonimo ha detto...

Guardando il sito del Comune, ad oggi nonostante siano passati tanti mesi, hai proprio ragione.

Anonimo ha detto...

A proposito di comunicazione istituzionale, segnalo iniziativa bipartizan in corso in questi gg.
Un comitato bipartisan si occuperà dei nuovi sviluppi di Internet, per promuovere il confronto tra politica, imprese e cittadini sulle nuove tecnologie digitali e su come queste intervengono nella vita di tutti i giorni. Per arrivare insieme a regole condivise su temi come libertà di espressione, privacy e identità in Rete, diritto d’autore.
Nel gruppo ci sono molti giovani, abituati a Internet. Tutti hanno un sito, un blog, una casella Facebook e raccontano di usare la Rete per tenere i rapporti con gli elettori. Concordi comunque nell’idea che ci sia molto da fare, ma rassicurando sul fatto che “non vogliamo censurare la Rete, anzi il contrario”.

Con l’obiettivo di alfabetizzare la maggioranza (numerica non politica) dei colleghi parlamentari e spingerli a superare i ‘troppi pregiudizi’ che li frenano nei confronti di Internet e delle sue mille opportunità, è nato nei giorni scorsi a Montecitorio l’intergruppo Web 2.0: si tratta di deputati e senatori di ogni schieramento, uniti nella battaglia per portare le istituzioni della politica a confrontarsi con il mondo della Rete e promuovere il confronto tra politica, imprese e cittadini sul cosiddetto Web 2.0.

Oltre a questo, l’iniziativa bipartizan intende definire regole e procedure condivise nell’utilizzo di Internet affinchè la Rete diventi realmente uno strumento di promozione e crescita e non un elemento di ostacolo o di freno allo sviluppo.

L’intergruppo parlamentare parte dalla consapevolezza che Internet sia una grandissima occasione di crescita e di libertà e che l’Italia abbia tutto da guadagnare dalla diffusione dell’accesso alla Rete. Bisogna però combattere i fenomeni negativi generati dai nuovi mezzi di comunicazione, come la violazione di copyright, la pedopornografia on line, l’istigazione ai reati in via telematica, la violazione della privacy.

L’intergruppo non avrà finalità propositive, ma intende porsi come ‘filtro’ utile a comporre un documento che possa servire da guida per le Camere impegnate a legiferare sul settore. Finora fanno parte del team: Roberto Cassinelli (PDL), Paola Concia (PD), Antonio De Poli (UDC), Roberto Di Giovan Paolo (PD), Massimiliano Fedriga (Lega), Nicola Formichella (PDL), Sandro Gozi (PD), Beatrice Lorenzin (PDL), Matteo Mecacci (Radicali), Federica Mogherini (PD), Alessia Mosca (PD), Vinicio Peluffo (PD), Mario Tullo (PD), Luigi Vimercati (PD), Vincenzo Vita (PD), Pierfelice Zazzera (IdV).

Due le parole chiave che dovranno dirimere il lavoro dell’intergruppo: ‘partecipazione’ e ‘disintermediazione’. Tre, invece, i campi di applicazione identificati a priori: economico, culturale e politico. “Il Web 2.0 apre prospettive estremamente interessanti – spiegano i promotori – per il sistema produttivo italiano composto soprattutto da piccole e medie imprese e consente di accedere a mercati di nicchia altrimenti irraggiungibili con conseguenze positive in termini di produttività e PIL”.

“Sotto l’aspetto culturale, il Web 2.0 consente una produzione e condivisione di contenuti prima impensabile, con conseguenze evidenti in termini di valorizzazione della produzione culturale italiana, e offre agli autori nuove opportunità di diffondere e monetizzare i propri contenuti”.

C’è infine l’aspetto politico, “nell’ambito del quale il Web 2.0 fornisce strumenti che facilitano l’interazione diretta, libera e immediata tra cittadino e decisore. Strumenti come i blog, i gruppi Facebook o Youtube costituiscono non solo piattaforme aperte di informazione, ma anche di accesso e di abilitazione alla partecipazione democratica”.

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