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26 giugno 2008

FERMATA SCUOLABUS VIA VENETO


Volevo spiegare gentilmente ad un commento pubblicato sul post, RELATIVO ALLA RISPOSTA DEL SINDACO SULLA "VIABILITA", che ci raccomandava di non lamentarci, perchè la fermata è li da 15 anni.

Forse chi ha scritto non sa esattamente come si trovano a disagio i bambini e i relativi rischi che corrono, vi pubblico una foto della fermata;
come si può vedere dalla fotografia la macchina passa proprio a filo del marciapiede, durante il periodo scolastico alla mattina mediamente ci sono 10 bambini della scuola elementare che accompagnati dai propri genitori in tutto fanno 20 persone stipate su un piccolo marciapiede, siamo consapevoli che questo può essere un rischio? basta una piccola svista e un bambino rischia di essere investito.
La mia non vuole essere una polemica sterile o inutile ma è solo una presa d'atto della realtà, riguardo i 15 anni potrei rispondere dicendo che se non è mai accaduto nulla questo non significa che non accadrà mai.
Invito gentilmente chi ha scritto a passare a vedere con i suoi occhi, preciso anche che in via Veneto non esiste nessun dosso.
Io come consigliere comunale mi dico soddisfatto della volontà del sindaco di intervenire, spero solo che i tempi vengano rispettati, perchè a settembre 2008 sarà passato un anno dalla mia interrogazione.
Gianmario Masserdotti
Consigliere Comunale.

25 giugno 2008

VIABILITA'

Dopo le interrogazioni presentate dalla minoranza e discusse durante il consiglio comunale del settembre 2007, che avevano come tema;

1)il disagio dell'alta velocità di via prat del portech, e i relativi rischi.

2) la problematica della viabilità di via Veneto, e l'intervento per spostare la fermata dello scuola bus.

Durante il consiglio comunale del 23/giugno/2008 il sindaco ha cofermato che gli interventi di realizzazione di dissuasori avrà inizio nel mese di luglio 2008.
Accogliamo con favore la volontà di intervenire al fine di migliorare la viabilità, verificheremo che i tempi stimati dall'amministrazione siano rispettati.

Gianmario Masserdotti
Consigliere Comunale.

22 giugno 2008

RISPOSTA INTERROGAZIONE 24/maggio/2008.

Pubblichiamo la risposta del sindaco Ettore Aliprandi, in merito alla fermata di Brescia Mobilità di via solone reccagni(Fermata Piazza S. Siro).

riportiamo integralmente il testo;

Si è al corrente della problematica situazione che negli ultimi mesi ha interessato la viabilità di Castel Mella.
Per approfondire meglio le cause di tali disagi è stata svolta un’apposita ricerca, con verifiche e sopralluoghi, da parte del servizio di polizia locale, che ha redatto la relazione che si allega.
Dalla stessa si ricava che il sovrannumero di veicoli che si riversano nelle strade del paese, dipende da una situazione contingente e provvisoria, destinata a risolversi con la fine dei lavori alla zona EIB.
Si stanno nel frattempo approfondendo tutte le problematiche esistenti in merito e si sta studiando un modo efficace per alleggerire la situazione che, se ne è consapevoli, crea disagi ai cittadini, ad esempio il servizio svolto dalla nostra polizia locale, al mattino, nell’ora di punta, per rendere più fluido lo scorrimento del traffico ed il previsto censimento della circolazione.
Ringraziandola per la segnalazione, le porgo distinti saluti.

17 giugno 2008

ODG CONSIGLIO COMUNALE DEL 23/6/2008 ore 21'00

  1. Approvazione verbali seduta precedente.
  2. Approvazione rendiconto esercizio finanziario anno 2007.
  3. Comunicazione deliberazione della Giunta Comunale N°54 del 05/05/2008 riguardante il prelievo dal fondo di riserva
  4. Ratifica della deliberazione della G.C. N°60 del 19/05/2008 avente oggetto" Variazione di bilancio di previsione esercizio 2008 e pluriennale 2008/2010".
  5. Esame ed approvazione regolamento per l'utilizzo del sistema di videosorveglianza.
  6. Adozione programma integrato di intervento in variante al P.L. 30 ai sensi della L.R. 12/2005 e S.M.I.
  7. Discussione mozione presentata dal consigliere comunale Nicola Dott. Mauro.

08 giugno 2008

Falcone e Borsellino: memoria o oblio...


Pubblichiamo il testo integrale di una mozione (che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale) presentata dal nostro consigliere Nicola Mauro il 23/05/2008 (anniversario della strage di Capaci):

Al signor Presidente del Consiglio Comunale di Castel Mella

Considerato che:
- ricorre l’anniversario della strage di Capaci: 23/05/1992
- che sono passati già 16 anni da quando la mafia, in una stagione che non scorderemo, ha trucidato, con vili attentati, il giudice Giovanni Falcone e il giudice Paolo Borsellino con le rispettive scorte;
- che nel nostro paese non esiste alcun segno tangibile che richiami tali eccidi mafiosi.
Chiedo pertanto:
- che venga intitolata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino una piazza (gradita sarebbe la nuova piazza del Municipio) o, in alternativa, una strada di rilevante importanza del nostro paese (esempio: via Prat del Portech), che preservi il ricordo del loro sacrificio.


Come ha recentemente ricordato Giorgia Meloni, “il ricordo di Giovanni Falcone è imprescindibile da quello di Paolo Borsellino, perché dimostra che la lotta alla mafia supera gli schieramenti e oltrepassa ogni appartenenza politica. Il loro esempio è il miglior messaggio che si può lanciare ai giovani per trasmettere il sentimento di unità contro una delle piaghe più dolorose della nostra storia nazionale".
A tal proposito, quindi, invito caldamente il Consiglio Comunale a testimoniare a tutta la popolazione che l’eredità di rettitudine, di onestà e soprattutto di Senso dello Stato lasciata dai nostri due giudici non vada smarrita.

Nicola Mauro – Consigliere Lista Civica Unitipercastelmella.

07 giugno 2008

UN ALTRO BISOGNO DI SICUREZZA...

Nel settore delle costruzioni nella Regione Lombardia nel 2006 si sono infortunate 18.043 persone, 51 sono morte.
La provincia più falcidiata dalle morti “bianche” è Milano (74 morti) seguita da Brescia (36) e Bergamo (31).
La babele del lavoro nero, della clandestinità, della mancanza di sicurezza e degli infortuni disegna una cartina delle nazionalità.
Sempre in Lombardia le vittime straniere sono nell'ordine: romeni (4670 infortuni, 7 morti), albanesi (2851 infortuni, 6 decessi), senegalesi (1657 infortuni, 5 morti), cittadini della ex Jugoslavia (730 infortuni, 4 morti) e tunisini (1187 infortuni, 1 decesso).
La capitale italiana del caporalato edile è Milano. Ci lavorano 150.000 operai e muratori, almeno la metà sono stati assunti con una pacca sulla spalla.

In Italia l'edilizia, considerando solo muratori e manovali, dà lavoro a 1.600.000 persone, almeno la metà lavora in nero. La paga va dai 3 ai 7 euro all'ora anziché 21 come previsto dal contratto nazionale.

Il reddito da lavoro nero corrisponde al 27% dell'intera economia nazionale; la media europea è del 18%.
(Dati tratti dal libro “Morte a 3 Euro” - Nuovi schiavi nell'Italia del lavoro – di Paolo Berizzi edito da Baldini Castoldi Dalai).

Perchè un lavoratore che guadagna 3 euro all'ora rischiando quotidianamente la propria vita fa meno notizia di una persona che scippa una borsetta?

Perchè la politica non dà risposte forti e la “tolleranza zero” non viene usata anche contro coloro che si arricchiscono con l'uso del lavoro nero?
(Forse vale il detto: forte con i deboli e debole con i forti)

Anche Castel Mella non è stata immune da questa piaga sociale. Durante la costruzione del nuovo Municipio un operaio, di nazionalità albanese vi ha perso la vita
Ritengo che ricordare la morte dell'operaio con la collocazione di una targa fosse stata una cosa buona e giusta perchè anche grazie al suo lavoro e alla sua vita è stato costruito il nostro Municipio.

Un piccolo gesto, un grande significato.

Pierbattista Conti

02 giugno 2008

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

FESTA DELLA REPUBBLICA


"Per voi che ascoltate auguro innanzitutto che la festa del 2 giugno possa rappresentare un momento di serenità. Ricordiamo in queste settimane – con la mostra che vedete – la figura di Luigi Einaudi, grande studioso, maestro di vita civile e uomo delle istituzioni, che nel 1948 fu eletto Presidente della Repubblica. Ma questa giornata è l’occasione per ricordare anche come nacque, oltre sessant’anni fa, la Repubblica : tra grandi speranze e potendo contare sulla volontà allora diffusa tra gli italiani di ricostruire e far rinascere il paese, in un clima di libertà, attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e unità. E’ qualcosa che vale la pena di ricordare perché l’Italia, divenuta un paese altamente sviluppato, avrebbe oggi bisogno di uno sforzo simile, per la complessità dei problemi che sono dinanzi alla società e allo Stato, in un mondo profondamente mutato. Riuscimmo in quegli anni lontani a risalire dall’abisso della guerra voluta dal fascismo, e a guadagnare il nostro posto tra le democrazie occidentali. E abbiamo poi superato tante tensioni e prove. Non possiamo ora permetterci di fare un passo indietro ; sapremo – ne sono certo – uscire dalle difficoltà e farci valere ancora una volta, grazie a un forte impegno e slancio comune. Su quali basi un rinnovato sforzo della nostra comunità nazionale debba poggiare, lo dicono i principi e gli indirizzi della Costituzione che la Repubblica si diede sessant’anni fa, in meno di due anni dal referendum e dalle elezioni del giugno 1946. Ma non posso tacere la mia preoccupazione, in questo momento, per il crescere di fenomeni che costituiscono invece la negazione dei principi e valori costituzionali : fenomeni di intolleranza e di violenza di qualsiasi specie, violenza contro la sicurezza dei cittadini, le loro vite e i loro beni, intolleranza e violenza contro lo straniero, intolleranza e violenza politica, insofferenza e ribellismo verso legittime decisioni dello Stato democratico. Chiedo a quanti, cittadini e istituzioni, condividano questa preoccupazione, di fare la loro parte nell’interesse generale, per fermare ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia, che sente sempre vive le sue più profonde tradizioni storiche e radici umanistiche. Costruiamo insieme un costume di rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità, mettiamo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo che l’Italia mostra di possedere. Buona festa della Repubblica a tutte le italiane e gli italiani."
Roma, 1° giugno 2008
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