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27 febbraio 2010

RIFLETTIAMO...

Questo è quello che sta accedendo in un comune della nostra provincia Bresciana, questa è la politica del movimento che amministra anche il nostro comune.
La Lega Nord si sta manifestando in tutto il suo orrore compiendo atti che evocano il passato, un passato che dovrebbe essere stato di lezione e monito per le generazioni future, questo è l’insegnamento che vogliamo dare ai nostri figli?
Vogliamo insegnargli che è molto più facile prendersela con i deboli che affrontare con determinazione i forti?

Probabilmente è proprio quello che vogliono.

La Lega è un movimento che sa parlare solo alla pancia della gente instaurando un clima di paura nei confronti dei diversi, ha acquisito sempre più visibilità nell’era a cavallo di tangentopoli proponendosi all’elettorato come alternativa al "magna magna" che in quegli anni attanagliava il nostro paese, ma a distanza di 18 anni ombre e misteri riportano all’attualità sui giornali un sistema malato che coinvolge nuovamente l’Italia.
In realtà la allora Roma ladrona si è trasformata in Roma poltrona, basta guardare nel nostro comune rileggendo i volantini nei quali abbiamo portato all’attenzione della cittadinanza quello che accade a Castel Mella.
La moglie del senatore Mazzatorta leghista e sindaco di Chiari che fa il revisore unico dei conti nel nostro comune, la moglie del consigliere leghista Andreoli che siede nel CDA della CM servizi per 3000€ l’anno.

Assessori che vivono di politica, mentre altri vivono la crisi sulla loro pelle loro si sono garantiti un futuro privo di cassa integrazione.
E non dimentichiamo che nel nostro comune è accaduto un incidente mortale sul lavoro, un’altra piaga che attanaglia oggi l’Italia, ma il morto era un extracomunitario caduto da un ponteggio mentre guadagnava da vivere costruendo il nostro municipio, un comune dove se lui fosse stato residente gli sarebbe stato applicato per il riconoscimento dei diritti il principio di reciprocità come prevede l’articolo 1 comm. 6 dello statuto comunale di Castel Mella.

Qui in calce trovate un articolo interessante... leggetelo e tirate le opportune conclusioni.

http://www.bresciapoint.it/politica/413-una-macchia-razzista-per-il-comune-di-villa-carcina.html

09 febbraio 2010

LA CAMPAGNA PERDE 2,6 ETTARI OGNI GIORNO.

I dati riportati sono il frutto di uno studio fatto dal politecnico di Milano, che ha istituito un osservatorio per il consumo del territorio.
Sono dati riportati anche dalla stampa locale”Giornale di Brescia” del 2/12/09, questo rapporto, del 2009 riportava cifre impressionanti che dovrebbero far riflettere tutti noi, in primis i nostri amministratori poiché l’articolo citava anche Castel Mella come uno dei comuni più cresciuti negli ultimi anni.
Il territorio è un bene da difendere a tutti i costi giacché le nostre scelte penalizzeranno i nostri figli, la lega parla tanto di territorio e tradizioni ma in realtà cosa l’ascerà in eredità alle generazioni future?
Solo cemento!
Questo non vuol dire che Castel Mella non doveva espandersi negli anni, però lo sviluppo del territorio doveva essere fatto in modo più oculato, dal 1999 al 2006 nella provincia di Brescia sono stati urbanizzati 5.125,4 Ettari di terreno prima libero con un aumento del 10,8% che porta le aree costruite a 52.398 ettari.
Per fare un esempio, l’aumento delle aree urbanizzate + 5.125,4 ettari equivalgono a 5.115 campi da calcio o meglio una volta e mezzo la superficie della città di Brescia, un fenomeno devastante che vede l’aumento di capannoni costruiti e lasciati vuoti, solo per attingere a finanziamenti statali, e l’incremento di appartamenti restati invenduti, ora è giunto il momento di porre un freno a questo fenomeno e fermare per qualche anno l’edificazione nel nostro comune.
La realtà è che i comuni attingono al territorio per far quadrare i bilanci, dopo l’incredibile idea del governo di destra di abolire l’ICI sulla prima casa, una se non l’unica tassa federale che esisteva in Italia, sarebbe opportuno riflettere perché la lega stessa si riempie la bocca della parola “federalismo”.
Un comune che basa i suoi servizi utilizzando come risorsa principale, per il loro finanziamento, gli oneri di urbanizzazione è un comune poco lungimirante è bastata la crisi del mercato immobiliare per far saltare i bilanci e aumentare i costi dei servizi ai cittadini (Scuola, mensa, tassa sui rifiuti e molto altro).
È meglio che i nostri amministratori si ricordino una cosa, le aree da urbanizzare non sono infinite e devastato il territorio dovremo nuovamente mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
Spero che per rimuovere le macerie del vecchio municipio non serva l’intervento di Bertolaso, visto che il cartello esposto di fine lavori riportava come data 2008.

Gianmario Masserdotti
Consigliere comunale
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