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22 febbraio 2008

ICI Castel Mella


Nella serata dell’11 febbraio 2008 si è svolto il consiglio comunale, l’opposizione ha proposto alla maggioranza, durante la discussione del bilancio di previsione 2008 del comune di Castel Mella, l’abolizione dell’ICI sulla prima casa.
Davanti alle resistenze della stessa maggioranza abbiamo proposto almeno la riduzione dell’aliquota, nell’intenzione di aiutare le famiglie di Castel Mella.
In molti altri comuni sì e proposto, o adottato provvedimenti simili, a Castel Mella non è stato possibile.

Gianmario Masserdotti
Consigliere Comunale

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Volevo gentilmente un chiarimento, l’importo annuo che il comune incassa sull’ICI della prima casa di quanto è?

Anonimo ha detto...

L’importo delle entrate è di € 331.000 all’anno riguardanti la prima casa, questo è quanto comporterebbe l’azzeramento totale, se si ragiona sulla riduzione delle aliquote, sarebbero bastati non più di € 100.000.
Da ciò si evince che il sacrificio richiesto era modesto, se poi contiamo che da un lato è respinta una proposta di azzeramento totale o parziale dell’ICI per le fasce più deboli, dall’altro si sceglie di impegnare i cittadini con un importo di € 2.700.000 per la realizzazione di una scuola superiore.
Capisci che con € 2.700.000 avremmo potuto aiutare molte famiglie.
Cordialmente

Gianmario Masserdotti
Consigliere Comunale

Anonimo ha detto...

Interessante che il PDL di CastelMella non abbassi l'ICI e il Capo del PDL, candidato premier voglia togliere l'ICI.

Anonimo ha detto...

In effetti mi domando perchè Re Silvio continui a battere chiodo sull'idea di azzerare l'ICI, i suoi comuni che hanno fatto a riguardo? Si predica bene e si razzola male?
Qui da noi hanno azzerato l'ICI, solo Brescia e Toscolano Maderno (guarda caso: giunta retta dal centro sinistra).

Anonimo ha detto...

La nostra azione non vuole essere strategica, ma andare incontro alle famiglie.
Un gesto poteva essere quello di abbassare l'aliquota dal 4,5 al 4%.
Non è successo, noi ci abbiamo provato.

Andrea Ricca
Consigliere Comunale

Anonimo ha detto...

Ritengo che la proposta avanzata fosse da tenere in considerazione.
Io abito a castel mella ho 47 anni e vivo la precarietà sulla mia pelle, in questo periodo lavoro tramite un’agenzia di collocamento con un contratto di lavoro interinale ora chiamata somministrazione di lavoro, in famiglia sono l'unico che lavora e mia moglie trova solamente lavori occasionali, consigliere Masserdotti lei ha pienamente ragione, un piccolo sforzo fatto dall'amministrazione mi avrebbe potuto aiutare poiché far quadrare il mio bilancio e sempre più difficile.
Apprezzo il suo impegno che va incontro alle esigenze delle famiglie come la mia.
Grazie e non mollare.

Anonimo ha detto...

La legge finanziaria 2008 con l’art. 1, commi 5 - 6 - 7 della Legge Finanziaria 2008, vengono modificati gli articoli 8 e 6 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 in materia di Ici, fissando un’ulteriore detrazione Ici per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo di un

importo pari all’1,33 per mille della base imponibile. La stessa detrazione minore uguale a 200 euro può essere utilizzata fino a concorrenza del suo ammontare rapportandola al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione di abitazione principale. Nel caso in cui l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale di più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi in funzione della quota per la quale la destinazione medesima si verifica. L’ambito di applicazione della suddetta detrazione è relativo a tutte le abitazioni ad esclusione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9.

E’ inoltre attribuita ai Comuni la possibilità che con un’apposita deliberazione, preferibilmente la stessa che fissa le aliquote Ici del periodo, possa essere fissata, a decorrere dall’anno di imposta 2009, un’aliquota agevolata dell’imposta comunale sugli immobili inferiore al 4 per mille per i soggetti passivi che installino impianti a fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica o termica per uso domestico, limitatamente alle unità immobiliari oggetto di detti interventi e per la durata massima di tre anni per gli impianti termici solari e di cinque anni per tutte le altre tipologie di fonti rinnovabili. Le modalità di fruizione saranno fissate in apposito regolamento attuativo.

Nel nostro paese da quanto ho saputo hanno mantenuto le percentuali e alzato le aliquote.

Anonimo ha detto...

Appoggio la vostra idea, tra l'altro non può essere interpretata come a Brescia mossa elettorale.
ANche Roncadelle a abbassato la spesa a carico dei cittadini.

Anonimo ha detto...

Belle e condivisibili parole, ma non fondate sui fatti.
Gli unici comuni in grado di ridurre/abolire l’ICI hanno disponibilità di bilancio che noi non abbiamo, ho già avuto modo di spiegarlo in consiglio.
Consigliere Masserdotti, mi spiace che dopo quasi due anni non abbia ancora compreso la differenza tra spesa corrente ed in conto capitale (investimenti). Non si possono togliere capitali destinati alla realizzazione delle opere e "girarli" liberamente su una manovra come la riduzione dell'ICI. Fosse possibile lo avremmo già fatto. Castel Mella ha un’aliquota ICI tra le più basse della provincia, potessimo abolire questa odiosa imposta lo faremmo volentieri.
Non mente l'Assessore al bilancio quando sostiene di aver dovuto controllare ogni singola uscita, giorno dopo giorno, per non rischiare di sforare i vincoli di spesa. Purtroppo le finanziarie 2007-2008 non lasciano scampo a comuni virtuosi come il nostro, messi in difficoltà sulla spesa corrente, come anche molti suoi colleghi di partito a capo di amministrazioni comunali hanno avuto modo di denunciare.
Reperire 300.000 euro – o almeno 150/200.000 euro, per rendere significativo l’intervento – avrebbe significato rinunciare all’erogazione di servizi essenziali per i nostri cittadini, mettendo in difficoltà i meno abbienti, che una casa di proprietà non se la possono permettere.

Anonimo ha detto...

Toh, credevo che l’Ici fosse una tassa da pagare, non uno strumento al servizio della politica…ma dopo Berlusconi non mi stupisco più di nulla

Anonimo ha detto...

Detrazione dell’1,33 per mille a partire dal 16 Giugno 2008
Il dipartimento per le Politiche fiscali del ministero dell’Economia, con la risoluzione numero 1 del 31 Gennaio 2008, ha stabilito che il conteggio dell’ulteriore detrazione Ici prevista dalla Legge Finanziaria 2008, potrà essere calcolata anche con riferimento ai versamenti in acconto, che scadono il 16 Giugno 2008. Questa nuova detrazione (1,33 per mille del valore catastale dell’immobile, con un limite pari ad Euro 200,00) viene sommata a quella ordinaria stabilita per legge o a quella maggiore deliberata dal Comune.

Anonimo ha detto...

Abito sul confine con Roncadelle, mi risulta che a Roncadelle la lista di opposizione (centro destra) abbia fatto una mozione in consiglio per la riduzione dell'ICI sulla prima casa.

Strano comportamento a Roncadelle si chiede ciò a Castel Mella non è possibile...

Non credo che i due comuni (simili per territorio e popolazione) abbiano bilanci molto difformi.

Che ne dite?

Anonimo ha detto...

Gentile anonimo ti ricordo che si è la mia prima esperienza amministrativa, ma ti ricordo anche che le spese destinate a opere pubbliche già stanziate e dunque non destinabili ad altri fini “Riduzione ICI” sono state una scelta politica attuata da quest’amministrazione.
Investire caricando sulle spalle dei cittadini spese come la nuova scuola secondaria € 2.700.000 la bretella di collegamento con Brescia € 1.200.000 di cui un terzo a carico dei castel mellesi senza che Brescia dia il suo consenso per accedere al suo territorio, € 117.000 per una rotonda in via caduti non funzionale alla soluzione del problema, e via discorrendo………
Avete sempre ritenuto l’ICI una tassa ingiusta, ricordo a tutti che Berlusconi promise ancora nel 2006 di abolire l’ICI, perché non avete operato in quella direzione?
Chi predica bene e razzola male?
Riguardo al ridurre “ i servizi essenziali mettendo in difficoltà i meno abbienti”a causa di una scelta così scellerata a tuo giudizio, ti ricordo che i meno abbienti si sono già resi conto che molti servizi sono già aumentati, ti ricordo che i poveri anziani aspettano il pulmino “ promesso” per recarsi agli ambulatori che attraverso una scelta cosi lungimirante avete allontanato dal centro del paese.
Si vuole costruire una nuova scuola e si vendono per poco più di € 630.000 le vecchie scuole di onzato, si vende per € 280.000 il sottosuolo della piazza, si vende la cascina castello, devo forse continuare………
Ed io predico bene e razzolo male? Allora ti chiedo finito il patrimonio pubblico da vendere e le aree da urbanizzare, rispetteremo ancora il patto di stabilità?
Non vedo l’ora di andare a fare un tuffo nella nuova piscina ma se non sbaglio i lavori dopo i proclami ancora dell’anno scorso , non vedo molte ruspe al lavoro………..
Spero di essere stato esaustivo nel rispondere al tuo post.
Cordiali saluti
Gianmario Masserdotti.

Anonimo ha detto...

finalmente vediamo affiorire i nervi scoperti , complimenti masserdotti, le sue informazioni sono molto interessanti.
evviva il pluralismo, siamo stufi di informazioni a senso unico.

Anonimo ha detto...

ma se si continua a svendere il territorio cosa resterà per i nostri figli?
sono nativo di castel mella, ora non riconosco più il mio paese, quando porto a spasso il mio cane mi sembra di abitare a Milano 2.
si continua a costruire e gli appartamenti restano vuoti, ma che senso ha tutto ciò.

Anonimo ha detto...

E' bene ricordare ai cittadini che se è vero e indubitabile che le ultime due finanziarie (2007, 2008) realizzate dal governo di Centro Sinistra hanno imposto stretti vincoli di bilancio ai comuni per il rispetto del patto di stabilità, Castelmella nel Bilancio 2006 non ha rispettato il patto di stabilità come definito da una Finaziaria fatta dall'allora governo di Centro-Destra.

Anonimo ha detto...

Interessante la sua risposta Masserdotti.
Abito da 4 anni in questo paese, dalle comunicazioni del Comune, talune informazioni era impossibile averle.
Certo che per un paese di 7 kmq una densità come la nostra è un po alta.
Mi ha fatto molto impressione la storia della Scuola di Onzato.
Per l'Ici, credo sia un discorso si importante, ma i servizi sono ben più importanti.
Io mi sono dovuto rivolgere alle Acli per un contributo, questo mi ha molto deluso.

Anonimo ha detto...

Riguardo il contributo per gli affitti la maggioranza non ha istituito uno sportello affitti. L'amministrazione ha deliberatamente rifiutato il contributo regionale, con tanto di articolo sul giornale, motivando la propria scelta politica di non permettere a nessun extracomunitario di avere un soldo dal comune, perchè proprio loro risulterebbero primi in graduatoria.
pensiamo solamente al fatto che castel mella vanta il tasso più basso di extracomitari sul proprio territorio, dunque i più penalizzati da questa scelta sono stati proprio i castel mellesi.

Gianmario Masserdotti
consigliere comunale

Anonimo ha detto...

Ragazzi alle prossime elezioni per favore candidate anche originari di Castel Mella. Scusate se ritegno opportuno dirvelo.
Su 5 consiglieri tutti vengono da fuori, e gli effetti lo dimostrano.

Anonimo ha detto...

Oramai trovare persone "originarie di Castel Mella" è un'impresa... visto l'altissimo numero di persone venute ad abitare qui negli ultimi anni.

Informo comunque il gentile amico che all'interno della nostra lista vi erano sia persone originarie del paese sia arrivate negli ultimi venti anni ma comunque tutte persone che abitano, quindi vivono nel nostro paese.

Detto questo essere orginari di un luogo non necessariamente garantisce di divenire un buon amministratore della stessa collettività.

La continua attenzione al territorio ed in particolar modo dei cittadini, la ricerca di offrire risposte concrete ai loro bisogni, il perseguimento della crescita armonica del territorio, tutti questi costituiscano elementi, valori irrinunciabili per un buon amministratore e, non credo, siano correlabili in alcun modo al luogo di nascita o di provenienza.

Detto ciò, nella prossima tornata saremo ben felici di dare spazio a chiunque condivide (ci aiuti a costruire) con passione il nostro progetto... sia che sia originario di Castel Mella sia che vi sia arrivato a 10, 20, 30, 40... anni della sua vita.

Anonimo ha detto...

Qualcuno sa di che si occupa la società "C.M. Servizi"?

Anonimo ha detto...

Rispondo a chi ha scritto ieri, sono Andrea Ricca, consigliere comunale, nato e vissuto fino a 23 anni in Breda e poi trasferitomi nella zona centrale del paese, probabilmente chi ha scritto non conosce bene la mia storia. Ho fatto l'asilo ad Onzato e le scuole in quelle che adesso sono appartamenti. Frequento il paese fin da bambino e gioco a calcio nella squadra del mio paese da 10 anni.
A disposizione, se vuole altri chiarimenti sul fatto che sono di CastelMella. Non per questo, se qualcuno dovesse necessitare del mio contributo fuori dal mio paese, non lesino le mie risorse, come accaduto nelle precedenti estati dove ho prestato le mie ferie in progetti di volontariato.

Andrea Ricca

Anonimo ha detto...

Situazione difficile, perchè è un mix tra politica ed economia.
Sicuramente l'abolizione in parte della tassa è un fattore di vicinanza nei confronti del cittadino, dall'altra però è un mancato introito.
Io sono per l'abolizione.

Anonimo ha detto...

Le scelte pubbliche fondamentali per l’assetto del territorio cittadino sono maturate al di fuori di un’idea pianificatoria complessiva ed organica, per questo motivo l'Ici non potrà mai essere abolita a CastelMella, se non per imposizione dall'alto.

Anonimo ha detto...

C.M. Servizi è la società del Comune che ha in gestione alcuni servizi erogati dallo stesso ente comunale (es. mense scolastica) e la riscossione di alcuni tributi (es. ICI). Gli amministratori vengono nominati dalla stessa amministrazione comunale.

Si precisa inoltre che una simile società è ormai presente in molti comuni.

Anonimo ha detto...

Mi scusi Ricca, non pensavo fosse di Castelmella, mi rimangio la parola.

Anonimo ha detto...

21 maggio 2008
Via libera all'abolizione dell'Ici sulla prima casa a partire da giugno e alla detassazione degli straordinari per impiegati e operai. Le due misure sono state approvate dal Consiglio dei Ministri che si è riunito a Napoli. Dal primo intervento, sull'imposta comunale, resteranno fuori sia le case di lusso che le ville, mentre il secondo intervento, sugli straordinari, non riguarderà i dipendenti statali.
Sarà contrario anche oggi il sig. Aliprandi?Adesso che lo propone ed impone Umberto, scommetto cambierà idea!

Anonimo ha detto...

Sai la gireranno col fatto che è un bene per il cittadino non pagare l'Ici, ne guadagnano le tasche...è proprio vero che si fa presto a cambiare pensiero!

Anonimo ha detto...

Riguardo la riduzione della tassazione sullo straordinario al 10% ho delle perplessità.

1 perchè molti soggetti saranno esclusi dal provvedimento
2 perchè verrà effettuato solo in via sperimentale per 6 mesi
3 ci sono troppi vincoli dal rettito e altro

mia moglie lavora in un azienda dove lo straordinario non viene fatto, questa norma penalizzerà l'occupazione femminile, una donna non può mettere nel frigorifero il bambino perchè non ha nessuno al quale lasciarlo.
La priorità semai era fare una politica di sostegno alle famiglie non far lavorare di più la gente per farli arrivare ALLA FINE DEL MESE.

Si parla di sicurezza e le forze dell'ordine polizia carabinieri e altri sono esclusi della detassazione, ricordiamo anche che per effettuare certi interventi scelti a napoli, ici straordinario, sono stati tolti €33.000.000, quasi 64.000.000.000 delle vecchie lire al ministero dell'interno...... iniziamo bene.

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Anche sul mio stò trattando un post sull’abolizione dell’Ici sal titolo “LA TRAPPOLA DELL’ABOLIZIONE ICI” ho in programma anche di realizzare delle interviste, e mi farebbe piacere avere un vostro commento. Vi aspetto e buona serata da Tiziano

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