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05 ottobre 2013

Supermercato a Castel Mella - La parola al Sindaco

A proposito della contestata costruzione di un supermercato Castel Mella, sul Giornale di Brescia di martedì 1 ottobre  si è dato ampio risalto alla protesta e alle opinioni del comitato di cittadini costituitosi in opposizione alla approvazione del piano edilizio da parte del consiglio comunale tenutosi il 30 settembre.
Ma se al giornalista il Comitato ha esposto le proprie legittime opinioni  con coerenza  e ragionevolezza,  la videoregistrazione del consiglio, disponibile sul sito istituzionale del Comune, ci mostra 
lo spettacolo avvilente  di questi stessi  aderenti al comitato, e primo fra tutti il dott. Ratti,  interrompere il Sindaco nel suo intervento, insultandolo con le peggiori parole, uscendo infine in gruppo dalla sala consigliare con urla e invettive nei confronti dei  consiglieri e del pubblico, senza permettere alcuna replica.
Mancando totalmente di rispetto delle istituzioni, che non dovrebbe venir meno soprattutto nel  luogo e nel momento dove la democrazia si esercita. 
Un tale episodio non meriterebbe altra attenzione, se non quella di un  legale, tuttavia una risposta va data perché le motivazioni portate dal Comitato non sono così trasparenti come le si vuol far passare e nell'argomentazione viene steso un velo sulla verità dei fatti:
1) L'area del supermercato fu resa edificabile  da un   PGT che non ci appartiene e che per il quale si sta per avviare  l'iter di revisione. Nel 2010 questo PGT era stato approvato dalla maggioranza Lega-PdL con la ferma opposizione della Lista Uniti per Castel Mella oggi maggioranza. Quest'area del supermercato che oggi scalda tanto gli animi non è che una briciola di quanto i precedenti amministratori hanno reso edificabile con quel PGT, incassando centinaia di migliaia di euro (ovvero legando le mani al comune) ed ipotecando in maniera irreversibile il futuro di enormi zone di verde agricolo.
Se già nel 2010 il Comitato  si fosse unito alla battaglia della Lista Civica contro il PGT approvato da Lega e PDL probabilmente il supermercato non ci sarebbe stato.
2) Finché è in vigore questo  PGT non si può cancellare  l'intervento del supermercato, come pretende il Comitato,  se non esponendo il Comune a forti rischi legali e risarcimenti economici. Per senso di responsabilità abbiamo scelto la strada di giungere ad un accordo per limitare l'impatto dell'intervento. Perciò si è deciso di imporre una sensibile riduzione della edificabilità, riducendola a 2.100 metri quadri rispetto ai 5.700 previsti.
3) E' facile accusarci di incoerenza politica e di aver disatteso le promesse elettorali, ma non è nostra abitudine rischiare i soldi della collettività per battaglie  legali che mettono a repentaglio le finanze del Comune a spese della collettività. Perciò abbiamo compiuto questa scelta che non ci piace ma che riteniamo essere il male minore.
4) In quanto a coerenza dei programmi  non vogliamo lezioni. Mentre nella campagna elettorale del 2006 Lega e PdL si facevano difensori dei commercianti e dell'ambiente, nel 2010 approvavano un PGT dove è  prevista un'area commerciale di 62.000mq  e dove , a nemmeno 100m dal supermercato in questione, doveva sorgere un  polo scolastico superiore occupando un'estesa area  accanto al santuario della Madonnina del Boschetto  da sempre circondato di campi.
5) Infine. E' ingenuità quella del Comitato che richiede di non approvare il piano edilizio proprio all'ultimo passaggio in consiglio comunale, a due mesi dall'assestamento di bilancio, quando tutti gli impegni di spesa sono presi e il venir meno degli oneri di costruzione ci provocherebbe lo sforamento del patto di stabilità?   
Se non ingenui, sono quanto meno distratti visto che nell'area del supermercato le ruspe giacciono minacciose da oltre 3 anni.


Nonostante le polemiche siamo sereni, in quanto certi di aver pienamente rispettato la legge e di aver come sempre fatto di tutto per scegliere la strada migliore per il nostro Paese.

MARCO FRANZINI
(Lettera inviata al Giornale di Brescia in attesa di pubblicazione)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non resta molto da commentare... perché il comitato non si è opposto quando lega-pdl hanno approvato il PGT? Perché a questo comitato il verde inizia ad interessare solo ora? Forse perché non è il verde la loro preoccupazione, ma questo è solo un modo per infangare l'attuale amministrazione che deve sopportare le conseguenze di scelte fatte dai palazzinari precedenti.
Bella ed esauriente la risposta del Sindaco, bravo!

Anonimo ha detto...

Caro sindaco, sei proprio sicuro che il comitato non si fosse opposto anche al precedente progetto?

Eppoi qualcosa abbiamo fatto per opporci: abbiamo eletto te...

Anonimo ha detto...

Casualmente a capo di questo comitato ci sono i capi e militanti della lega che x questo affare cii hanno rimesso le elezioni. Adesso pur di infangare la nuova giunta si alleano in una lotta contro le loro stesse decisioni. Proprio bravi. Roba da PDL

Gianmario Masserdotti ha detto...

A me risulta che a capo del comitato ci sia una persona che con la lega non ha nulla da spartire, se poi vogliamo far passare questo messaggio il rischio è che sottovalutiamo l'evento liquidandolo con battute di spirito prive di fondamento.
In un paese dove la lega ha sempre avuto il 70% dei voti scommettete che se organizzo una squadra da calcetto a livello statistico almeno il 50% saranno leghisti.
Fare questa analisi significa vedere l'albero e non la foresta, attenti perché se vi concentrate sull'albero il rischio è quello di schivare una betulla per poi schiantarsi contro una quercia.
Buona serata a tutti.

Uniti per Castel Mella ha detto...

Per onor di verita' a capo del comitato non ci risultano esponenti leghisti, anche se questi ultimi si stanno ergendo, senza troppi meriti (e poca memoria storica) a loro "paladini".

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