Alla cortese attenzione del Presidente
Del consiglio comunale Alessandro Benedini
E.p.c. al Sindaco di Castel Mella Marco Franzini
• PREMESSO CHE: In data 19/Dicembre/2006 durante la realizzazione del Palazzo municipale, avvenne un grave infortunio sul lavoro, che portò in seguito al decesso, in data 6/Gennaio/2007 presso l’ospedale Poliambulanza dell’operaio edile sig. Zaimi Qendrin.
MOZIONE
Art. 60 Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale
IL CONSIGLIO COMUNALE
• CONSIDERATO CHE: Gli infortuni mortali nel nostro paese sono un dramma e una piaga nel mondo del lavoro.
Invita la giunta a deliberare per la posa, all’interno del Palazzo municipale, di una targa commemorativa intitolata al sig. Zaimi Qendrin, e a tutti i lavoratori che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere.
Gianmario Masserdotti.
Lista Civica uniti per Castel Mella

25 commenti:
Masserdotti si adoperi anche per ricordare i 150 anni dell'unità d'Italia. Partiamo in ritardo ma siamo sempre in tempo.
uno dei primi compiti della consulta della cultura sara' proprio quello di organizzare iniziative per i 150 anni dell'unita' d'Italia gia' da settembre.
concordo con la mozione, non esistono morti di serie A e di serie B.
è giusto ricordarli.
nn possiamo ricordarne uno alla volta, anche 1mese fa è mancato andando al lavoro un nostro concittadino. per questo la via principale che porta in paese si chiama Viale caduti del lavoro. Nn è questione di serie A oserie B. nn facciamo gli ipocriti.
Mi domando se fosse stato fatto lo stesso se il lavoratore in questione fosse italiano.
La questione non è la cittadinanza, non esistono morti di serie A e di serie B.
Una persona non può perdere la propria vita mentre si guadagna da vivere, questo è inaccettabile.
Se all'interno del comune l'infortunio sarebbe accaduto a un Italiano la mia mozione sarebbe stata presentata ugualmente.
Riguardo il nostro concittadino, quando avvenne il tragico evento mi recai subito a casa sua per porgere le mie condoglianze alla famiglia.
In politica accetto e accetterò qualsiasi critica ma su temi come i morti sul lavoro NO!
Perchè piuttosto non fate una lapide o una targa nella rotonda di viale caduti?
egregio consiliere credo che la sua idea si tratti solo di demagogia spicciola..lei ha gia una statua ai caduti sul lavoro una via intitolata...non sarebbe più opportuno dedicare fatica la sua attività alla collettività del paese piuttosto che serbare tanto impegno per un solo individuo degno di essre ricordato giustamente insieme a tante altr morti syul lavoro
La ringrazio per l'appunto voglio solo ricordarle che non parliamo di individui, ma parliamo di uomini o donne. Già nel vecchio comma 6 art.1 dello statuto, che con sollievo abbiamo abrogato, gli uomini e le donne venivano citati "soggetti"
certo, lo fa solo per far capire che Castel Mella non è + un comune razzista
consigliere egregio come al solito pecca di populismo e demagogia..tutti sanno dell abrogazione da voi fatta ma il termine soggetti usato nello statuto nel comma da voi abrogato forse era il temine giuridicamente parlando il più corretto...non entro nel merito dell articolo che per voi è sembrato giusto eliminare
Buonasera,avete gia deciso qualcosa riguardo le borse di studio per i nostri ragazzi.Grazie
Guardate questa mappa e domandatevi se è possibile continuare a morire mentre ci si guadagna da vivere!
http://www.rassegna.it/static/mappa-morti-sul-lavoro.cfm
Sicuramente il problema della sicurezza sul lavoro prospetta un obiettivo serio ma alquanto ambizioso.
Penso che nessuno voglia discutere sulla buona fede della posizione personale del singolo consigliere (GianMario Masserdotti n.d.r.), ma non credete che si debba fare qualcosa di più?
Con "qualcosa di più" è ben inteso che si devono migliorare prima di tutto le condizioni di lavoro, facendo pressione sulla prevenzione (magari migliorando anche quella che è la legislazione giuslavorista nazionale).
Viviamo in una realtà dove sindacati, lavoratori, datori di lavoro prospettano e disegnano diverse idee spesso tra loro inconciliabili. Una targa a mio avviso non basta, ci vorrebbe un incontro e una condivisione di idee che allo stato di fatto potrebbe essere utile.
Tu GianMario come sindacalista come la pensi?
Sono pienamente consapevole che la posa di una targa non risolve il problema dei morti sul lavoro, credo fermamente che il ricordo sia importante ma se a quello non si accompagnano fatti concreti il problema resterà in eterno.
Come amministratore il mio compito sarà di vigilare attentamente affinché non avvengano più episodi come quelli, ovunque verranno collocati cantieri sul nostro comune, in particolare dove verranno fatti interventi da parte dell'amministrazione voglio avere la certezza che chi lavora lo stia facendo in piena sicurezza, poi sono convinto anche del fatto che si potrebbe organizzare una serata aperta a tutti i nostri concittadini dove si possa parlare di un tema importante come questo.
Masserdotti lei si ritiene un amministratore?
Un titolo del genere è più opportuno per chi esprime la volontà finale di un ente (sindavo, vicesindaco e assessori).
Decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (estratto)
Parte I - Ordinamento istituzionale Titolo III - Organi
Capo IV - Status degli amministratori locali
.
Art. 77 - Definizione di amministratore locale
1. La Repubblica tutela il diritto di ogni cittadino chiamato a ricoprire cariche pubbliche nelle amministrazioni degli enti locali ad espletare il mandato, disponendo del tempo, dei servizi e delle risorse necessari ed usufruendo di indennità e di rimborsi spese nei modi e nei limiti previsti dalla legge.
2. Il presente capo disciplina il regime delle aspettative, dei permessi e delle indennità degli amministratori degli enti locali.
Per amministratori si intendono, ai soli fini del presente capo, i sindaci, anche metropolitani, i presidenti delle province, i consiglieri dei comuni anche metropolitani e delle province, i componenti delle giunte comunali, metropolitane e provinciali, i presidenti dei consigli comunali, metropolitani e provinciali, i presidenti, i consiglieri e gli assessori delle comunità montane, i componenti degli organi delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali, nonché i componenti degli organi di decentramento.
La volontà finale di un ente viene deliberata dal consiglio comunale, che e composto dal sindaco gli assessori e i consiglieri comunali.
Ogni consiliere mediante il proprio voto contribuisce all'amministrazione della cosa pubblica.
Il consiglio comunale e espressione di un mandato popolare e ogni consigliere rappresenta l'intera comunità.
Fatto salvo l'assessore esterno che non viene votato dai cittadini ma viene nominato dal sindaco.
Metalmeccanico
Masserdotti ha conseguito una laurea in giurisprudenza?
Non ho una laurea in giurisprudenza, lavoro come operaio nel settore metalmeccanico e non ne vedo il motivo di vergognarmi, anzi sono fiero di svolgere un lavoro onesto.
Il non avere una laurea non ha mai impedito di lavorare onestamente, rispetto a chi ha o aveva pensato che la politica fosse un lavoro, la politica e spirito di servizio verso la comunità e impegnarsi per lasciare alle future generazioni un paese migliore, la gente e stanca di vedere politici trombati che non hanno voglia di lavorare convinti che tanto visto che pagano i cittadini possono evitare di piegare la schiena.
Ma ora la collettività ne ha le tasche piene di gente come quella.
Ottimo. Castel Mella non ha bisogno neanche di politici che cercano di fare le "prime donne", quelle sono dappertutto: quindi per cortesia cercate di non darci soggetti che lavorano per sopire le proprie "manie di protagonismo".
C'è anche chi opera in silenzio, quindi non vedo che bisogno ci sia di spargere targhe e commemorazioni dappertutto, come se fosse abbastanza per far tornare indietro chi è sparito. Piuttosto come operaio aiuti il sindaco a prendere misure più coerenti per le mettere in sicurezza le imprese produttive sul territorio. Delle belle parole non se ne fa nulla, ci vogliono atti e opere, non faccia come i vecchi politicanti della prima repubblica che si sciaquavano la bocca con le loro belle intenzioni.
Nel vs. blog, ho letto la polemica accesa se intitolare o meno un' aula comunale ad un lavoratore morto durante il lavoro (se ho ben capito!).
Vorrei intervenire per precisare che la lunga via che dalla statale di Quinzano porta al ponte sul Mella non si chiama "Viale dei Caduti del lavoro" ma "Viale dei Caduti" (in guerra!). Anni fa, si chiamava "Viale della Rimembranza" ed affiancava il "Parco della Rimembranza": così decise il Comune dopo la Grande Guerra... A meno che sia interventuo qualche cambiamento di nome che non conosco!
Viale Caduti è sempre stato intitolato ai caduti del lavoro. Lei probabilmente è stato informato male, provi a documentarsi andando a controllare i dati ugfficiali.
Vi voglio invitare a restare nel merito, non perdiamoci in polemiche inutili e non costruttive.
Il polemizzare se una via e intitolata o no ai caduti sul lavoro o in guerra non serve, il senso e condividere o meno riguardo la posa di una targa dove e accaduto un infortunio che poi ha portato al decesso di un lavoratore.
Vi invito a volare più alti, il tifo contrapposto come allo stadio snatura il senso della mozione.
Grazie a tutti coloro che vorranno usare questo forum di dibattito in modo costruttivo.
Cordialmente Gianmario Masserdotti.
29 luglio, 2011
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