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07 giugno 2008

UN ALTRO BISOGNO DI SICUREZZA...

Nel settore delle costruzioni nella Regione Lombardia nel 2006 si sono infortunate 18.043 persone, 51 sono morte.
La provincia più falcidiata dalle morti “bianche” è Milano (74 morti) seguita da Brescia (36) e Bergamo (31).
La babele del lavoro nero, della clandestinità, della mancanza di sicurezza e degli infortuni disegna una cartina delle nazionalità.
Sempre in Lombardia le vittime straniere sono nell'ordine: romeni (4670 infortuni, 7 morti), albanesi (2851 infortuni, 6 decessi), senegalesi (1657 infortuni, 5 morti), cittadini della ex Jugoslavia (730 infortuni, 4 morti) e tunisini (1187 infortuni, 1 decesso).
La capitale italiana del caporalato edile è Milano. Ci lavorano 150.000 operai e muratori, almeno la metà sono stati assunti con una pacca sulla spalla.

In Italia l'edilizia, considerando solo muratori e manovali, dà lavoro a 1.600.000 persone, almeno la metà lavora in nero. La paga va dai 3 ai 7 euro all'ora anziché 21 come previsto dal contratto nazionale.

Il reddito da lavoro nero corrisponde al 27% dell'intera economia nazionale; la media europea è del 18%.
(Dati tratti dal libro “Morte a 3 Euro” - Nuovi schiavi nell'Italia del lavoro – di Paolo Berizzi edito da Baldini Castoldi Dalai).

Perchè un lavoratore che guadagna 3 euro all'ora rischiando quotidianamente la propria vita fa meno notizia di una persona che scippa una borsetta?

Perchè la politica non dà risposte forti e la “tolleranza zero” non viene usata anche contro coloro che si arricchiscono con l'uso del lavoro nero?
(Forse vale il detto: forte con i deboli e debole con i forti)

Anche Castel Mella non è stata immune da questa piaga sociale. Durante la costruzione del nuovo Municipio un operaio, di nazionalità albanese vi ha perso la vita
Ritengo che ricordare la morte dell'operaio con la collocazione di una targa fosse stata una cosa buona e giusta perchè anche grazie al suo lavoro e alla sua vita è stato costruito il nostro Municipio.

Un piccolo gesto, un grande significato.

Pierbattista Conti

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo fosse morto qualcuno al nuovo Municipio!

Anonimo ha detto...

In italia l'agenda politica non viene fatta dalla "politica" ma da un modo di fare"televisione" che a seconda della convenienza politica del momento martellano il cittadino ininterrottamente.Avete mai visto ad esempio Studio aperto o certe inchieste soprattutto sotto elezioni?Non si faceva altro che parlare di rifiuti,gente che non arriva alla quarta settimana,caro benzina......ora solo di sicurezza legata al mondo rom ed extracomunitari, come se prima d'ora tutto questo non succedesse.Il vero problema,mai risolto purtroppo,e' che solo in Italia il Presidente del Consiglio e' proprietario di 3 televisioni e che i partiti piu' influenti controllano il servizio pubblico.Si parla tanto di sicurezza ma l'attuale Governo ha tagliato i fondi per il ministero dell'Interno e non ha detassato gli straordinari a quelle categorie di lavoratori che devono garantire la sicurezza a tutti noi.A conferme di cio' proprio oggi ho letto i risultati di una ricerca dove risulta che piu' si passa il proprio tempo davanti alla televisione piu' aumenta la paura verso l'altro,la voglia di giustizia fai da te e l'insicurezza verso il futuro

Anonimo ha detto...

Potreste chiedere di mettere almeno una targa, se già non esiste.

Anonimo ha detto...

La richiesta è già stata fatta e...
rigettata con sdegno (più o meno palese) in consiglio comunale.

Anonimo ha detto...

Se non ricordo male l'operaio in questione era un immigrato irregolare, quindi non avrebbe neppure dovuto essere lì...

Smettiamo con questi inutili piagnistei e riappropriamoci del nostro territorio.

Anonimo ha detto...

Dichiarazioni come quelle espresse sopra francamente mi lasciano sconcertato...

Non ricordo se l'operaio albanese fosse irregolare o meno ma ricordo bene che aveva moglie e figli, come ricordo altrettanto bene che, nello stesso periodo, un mio vicino di casa (italiano) vittima anch'egli di un infortunio mortale ha lasciato la moglie e le figlie senza sostentamento.

La sicurezza sul lavoro e la vita sono valori "assoluti" da salvaguardare, indipendemente dal colore della pelle, dall'etnia, dalla nazionalità e dalla provenienza geografica delle persone.

Questo è il mondo che voglio costruire per i miei figli...

Anonimo ha detto...

Anche se era un immigrato irregolare,era una persona come tutti noi e davanti alla morte non mi importa se la persona era o no in regola.Ricordo che quelli che vengono chiamati irregolari sono la fortuna di molte "padani" che si arricchiscono alle spalle di questa gente,sottopagandoli.Colui che ha fatto il commento poco sopra dovrebbe vergognarsi.

Anonimo ha detto...

Da condannare le affermazioni non rispettose della vita umana.

Anonimo ha detto...

Se fosse stato un immigrato "irregolare" sarebbe ancor più grave la questione.

Vorrebbe significare che la nostra amministrazione ha appaltato la costruzione del municipio ad un'impresa che fa lavorare "personale non regolarmente assunto".
Ricordo poi che la legislazione vigente in materia considera responsabili "in solido" oltre al datore di lavoro anche il committente.

Anonimo ha detto...

Sta di fatto che di targhe non ce ne sono...

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