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08 aprile 2008

iniziativa a tutela della salute dei bambini

Troppa chimica negli indumenti per bimbi: tre pigiamini su quindici capi che un’associazione di consumatori ha sottoposto a test di laboratorio, sono risultati positivi a sostanze chimiche che, sul lungo periodo, possono risultare nocive per la salute. In due dei capi si sono riscontrate quantità eccessive di ftalati, sostanze già bandite nella produzione di prodotti destinati all'infanzia; in uno è stato trovato un colorante cancerogeno, il cui uso è da tempo limitato da una Direttiva europea.
L'industria tessile utilizza massicciamente sostanza nocive e per questo è considerata una delle più inquinanti. Detergenti, coloranti e fissanti lasciano le proprie tracce sui tessuti. Nonostante la delicatezza del problema non esiste in Italia nessuna legge che imponga regole severe ai produttori. Molte sostanze tossiche potrebbero essere sostituite con altre più sicure per la salute.
Un segno di attenzione verso i più piccoli e le loro famiglie, può essere quella di fornire consigli utili per trattare i capi e prendere precauzioni, come lavare sempre il capo prima dell'uso (elimina l'eventuale formaldeide presente) o evitare di acquistare pigiamini o magliette con stampe plastificate e di colore scuro, dove le sostanza nocive sono più frequentemente rintracciabili.
Abbiamo invitato il Sindaco, Ettore Aliprandi, a muoversi nella direzione di una maggiore informazione verso le famiglie che hanno bambini di età tra 0 e 4 anni, con un’informativa che garantisca informazione e tutela della salute dei bambini.

Andrea Ricca – GianMario Masserdotti

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Almeno questi bambini non si possono "mangiare" come dicono quelli di Gianfranco, se indossano un pigiamo tossico si fa indigestione! Non scherziamo su queste cose, di cui non ero a conoscenza massimo rispetto e maggiore informazione.

Anonimo ha detto...

Un segno di attenzione è anche un segno di sensibilità, non si sa mai che per i bambini padani il sindaco faccia un passo in più del consentito.

Anonimo ha detto...

Ne ho sentito parlare al telegiornale, magari un'avviso alle famiglie, come quello mandatoci per la zanzara tigre.

Anonimo ha detto...

Aspita, certo che alcune cose non si dicono mica in giro.
Ottima segnalazione.

Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Sicuramente sono notizie molto allarmanti, signori ho 3 figli quindi avrei anche io motivo di sapentarmi, ma non e’ che comunque stiamo un po’ esagerando?
dormivamo in lettini di legno pitturati con vernice al piombo e nn e’ che siamo tutti destinati a malattie innominabili.
comunque ancora grazie per questa segnalazione

Anonimo ha detto...

Non si tratta di allarmismo perchè sappiamo che gli ftalati non sono dannosi, ma in certe concentrazioni sì. c’è tanto di direttiva europea e i pigiamini bocciati superavano i limiti. quindi bando alla ciance se avete un pigiamini incriminati buttateli e poi per le prossime volte non prendete stampe a colori scuri, lavate prima di indossare e scegliete possibilmente un pigiamino con la cetrtificazione del tessuto. ciao

Anonimo ha detto...

Benvenuti sulla terra.
Come potete sperare nella qualità di un pigiamino venduto a 6, 8 o 12 euri?
Si può ben capire che, per garantire un margine di guadagno a produttore, importatore, distributore e dettagliante, possa pure venir fabbricato sfruttando lavoratori extracomunitari e con poca attenzione alle materie prime.

Anonimo ha detto...

guarda caso quelli provenienti dalla cina non sono risultati tossici rispetto ad altri, prodotti in paesi aldisopra di ogni sospetto.

Anonimo ha detto...

ne ho sentito parlare alla Cerioli, grazie per la segnalazione

Anonimo ha detto...

scommetto che dira che non è di sua competenza, perchè l'informativa potrebbe raggiungere bambini non padani!

Anonimo ha detto...

Sicuramente certe iniziative non possono essere prese da un'amministrazione, sono contro il sistema...

Anonimo ha detto...

Se si avesse un sito aggiornato ed aperto agli inviti ed iniziative superparters, sicuramente ci sarebbe uno spazio dove queste informazioni sarebbero veicolate. Ma l'informazione tante volte può esser uno strumento controproducente per una amministrazione.

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